pedopornografia online

“Operazione Stream” contro la pedopornografia online

“Operazione Stream” contro la pedopornografia online

“Stream” è il nome dell’operazione nella quale i poliziotti del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online e del Cosc (Centro operativo per la sicurezza cibernetica) di Napoli hanno indagato quindici persone, arrestandone quattro, per detenzione di un ingente quantità di materiale pedopornografico.L’operazione è stata eseguita su tutto il territorio nazionale con la collaborazione operativa dei cyberpoliziotti di Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Veneto e Sardegna che hanno eseguito diversi sequestri di dispositivi informatici contenenti decine di migliaia di files illegali e numerosi wallet di criptovalute, una sorta di portafogli virtuali dove confluivano i loro guadagni illeciti.Nel…
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Pedopornografia online: 6 arresti in tutto il Veneto

Pedopornografia online: 6 arresti in tutto il Veneto

I poliziotti della Postale del Veneto, coordinati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, hanno arrestato sei persone per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico ed eseguito 7 perquisizioni in tutta la regione. L’operazione, chiamata “Custodia pro spes”, è originata da segnalazioni riguardanti attività illegali su alcune piattaforme di scambio di file. Durante le perquisizioni sono stati trovati computer accesi e collegati in rete mentre stavano scaricando e condividendo materiale pedopornografico oltre a moltissimi file catalogati e archiviati in raccoglitori dvd.
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Roma – Operazione “Progress day”: 7 arresti per pedopornografia online

Roma – Operazione “Progress day”: 7 arresti per pedopornografia online

poliziotti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica (Cosc) del Lazio hanno arrestato sette uomini, residenti a Roma e provincia, accusati di detenzione e divulgazione di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. I cyberpoliziotti, anche sotto copertura, hanno localizzato i dispositivi contenenti il materiale incriminato risalendo ai loro indirizzi Ip, tantoché, al momento della perquisizione informatica, gli arrestati sono stati colti in flagranza di reato con i dispositivi accesi. Tra gli indagati, tutti di età compresa tra 50 e 60 anni, operai, tecnici informatici presso un ospedale, un impiegato di un istituto bancario della Capitale, un volontario presso una casa famiglia e…
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