Un invito a riaffermare il primato dell’ umanità su ogni tentativo di spersonalizzazione, sfidare la propaganda e il pensiero unico, recuperando la forza trasformatrice del linguaggio e delle tradizioni per costruire strumenti di contro-narrazione e riaffermare un’identità culturale libera da manipolazioni, è quanto si propone il libro di Antonello Cresti presentato a Siracusa. Quando il pensiero dominante soffoca ogni spazio di libertà e la cultura si riduce a mera propaganda e il linguaggio viene svuotato del suo potere trasformativo e la realtà si piega alla narrazione imposta, è il momento di agire. La nostra rivoluzione culturale di Antonello Cresti si propone come un’arma intellettuale di controegemonia, un’opera che scava nelle radici della manipolazione contemporanea e offre strumenti per un risveglio culturale autentico. L’autore propone una rottura netta con le dinamiche imposte dal mainstream, offrendo un’analisi lucida delle strategie di controllo culturale e suggerendo vie concrete per riaffermare il primato della cultura autentica. Uno sguardo anche ai giovani, facile preda delle manipolazioni , la cultura, ha affermato l’autore è l’habitat in cui viviamo, se lasciamo che venga inquinata, nessun miglioramento politico o sociale sarà possibile.