Priolo, ennesima disfatta del Sindaco in Consiglio: senza numeri e senza credibilità, le dimissioni restano l’unica via d’uscita
PRIOLO – Un’altra sconfitta bruciante per il Sindaco di Priolo che, privo ormai di ogni sostegno numerico e politico in Consiglio Comunale, sceglie di ostinarsi nel suo ruolo nonostante l’evidente impossibilità di amministrare. L’adunanza di ieri si è rivelata l’ennesimo atto di un teatrino politico ormai al capolinea: ancora una volta è stata bocciata la proposta di variazione di bilancio da circa 4 milioni di euro, già respinta appena pochi giorni fa.
Ancora più grave è il fatto che, come emerso dal dibattito in aula, la maxi-variazione nulla ha a che vedere con i servizi essenziali, i quali continueranno comunque a essere garantiti alla cittadinanza. Un dato che smaschera ogni tentativo di drammatizzazione da parte dell’amministrazione.
A rendere ancora più chiara la crisi profonda in cui versa l’esecutivo, è stato il comportamento ambiguo del Sindaco: dopo un timido affaccio al civico consesso, ha preferito eclissarsi, evitando ogni confronto con l’aula e soprattutto rifiutandosi di riferire sulla discutibile nomina del nuovo vicesindaco, proveniente dalle fila dell’ex “Identità Priolese” – oggi confluito nella nuova Democrazia Cristiana – che non solo non porta numeri, ma ha mostrato anche una preoccupante inconsistenza politica nel sostenere l’amministrazione.
Emblematica la sua uscita dall’aula proprio nel momento più delicato: l’approvazione dell’aumento della Tari. Una manovra che andrà a gravare ulteriormente sui bilanci delle famiglie priolesi e che ha visto l’opposizione netta dei consiglieri Giarratana, Scuotto, Arangio e Musumeci.
Ma a rendere ancora più torbido il clima consiliare è stato il comportamento del Presidente del Consiglio, che ha dimostrato – ancora una volta – di non essere in grado di garantire l’imparzialità del proprio ruolo istituzionale. Illegittimo l’allontanamento del consigliere Campione, mentre sono state ignorate le gravi e minacciose illazioni rivolte dal capogruppo di “Siamo Priolo” alla consigliera Valenti. Un doppio standard che mina ulteriormente la credibilità dell’intero Consiglio.
Nel frattempo, i consiglieri di opposizione – Giarratana, Valenti, Pinnisi, Mannisi, Scuotto, Campione (Grande Sicilia), Arangio (Forza Italia), Musumeci (Siamo Priolo) – annunciano una presa di posizione politica chiara e forte nei prossimi giorni.
Un sindaco abbandonato, un esecutivo senza visione, una presidenza inadeguata: Priolo merita molto di più. Le dimissioni del primo cittadino, oggi più che mai, non sono una scelta ma un dovere