Riceviamo e Pubblichiamo
Con una lettera aperta ai cittadini di Priolo, il movimento civico Identità Priolese prende le difese del vice sindaco Alessandro Biamonte.
Si prende spunto da una serie di riflessioni postate sui social ritenute “parole dure, giudizi sommari e paragoni forzati” per tentare “di mettere all’angolo una figura che, in un momento difficile, ha deciso di assumersi responsabilità. È a questo punto che bisogna dire le cose come stanno, a Priolo sembra andare bene tutto, tranne Alessandro Biamonte e sapete perché? Perché quando una persona preparata e determinata decide entrare in giunta, affrontare i problemi da dentro, allora si grida allo scandalo. La verità è che Biamonte incarna ciò che più spaventa chi vive di rendite, polemiche e nostalgie sterili, ovvero la competenza”.
Ed ancora “In un contesto dove l’approssimazione è diventata la regola, la sua presenza risulta scomoda, troppo preparato, troppo lucido, troppo.
Ed ecco che si parte all’attacco e si cerca di ridurlo a un “opportunista”, di delegittimare ogni passo, ogni scelta, ma chi lo fa evita con cura di rispondere a una domanda fondamentale, qual è l’alternativa? Cosa si propone oltre alla critica.
Priolo non ha bisogno di crociate personali, ha bisogno di chi si mette in gioco anche quando è difficile, di chi ci crede, di chi ha il coraggio di assumersi deleghe reali e lavorare, Alessandro Biamonte ha scelto la strada più scomoda, non quella delle parole facili, ma quella del fare; non la comfort zone, ma la trincea dell’impegno attivo. Se a far paura è la competenza, allora il vero problema non è lui, è il nostro modo di guardare alla politica, è l’invidia, l’incapacità di accettare che c’è chi è un passo avanti”.