I poliziotti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica (Cosc) del Lazio, coordinati del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) hanno arrestato sei persone accusate di detenzione e produzione massiva di materiale pedopornografico.Dalle indagini è emerso che i cinque uomini, per condividere migliaia di contenuti illeciti che raffiguravano abusi sui minori, utilizzavano vecchie piattaforme di scambio file, peer to peer, come “Emule”, che gli consentiva di scaricare e condividere file direttamente tra loro, senza passare attraverso un server centrale.I poliziotti della Postale hanno utilizzato moderni software investigativi per localizzare con precisione le abitazioni con il maggior traffico di dati sospetti, cogliendo gli indagati in flagranza di reato con i pc ancora accesi.Durante l’operazione sono stati inoltre sequestrati numerosi dispositivi di archiviazione contenenti una grandissima quantità di file.