La Procura di Palermo ha depositato il ricorso in Cassazione contro la sentenza che ha assolto dai reati di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio il leader della Lega Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. Si tratta del cosiddetto “ricorso per saltum” che consente di evitare il giudizio di appello e di ottenere direttamente una pronuncia della Suprema Corte. Dopo un lungo processo davanti al tribunale di Palermo in cui era accusato di aver trattenuto illegittimamente a bordo della nave della ong Open Arms un gruppo di migranti soccorsi in mare nell’agosto del 2019, impedendo all’imbarcazione l’approdo a Lampedusa, Salvini, il 20 dicembre scorso, era stato assolto. La motivazione della sentenza è stata depositata a giugno. “È surreale questo accanimento, dopo un fallimentare processo di tre anni – a un ministro che voleva far rispettare la legge – concluso con un’assoluzione piena”, afferma la premier Giorgia Meloni. “Mi dispiace molto per questa notizia, ho vissuto quella stagione da capo di gabinetto di Salvini e rivendico l’azione che fu fatta per contrastare l’immigrazione illegale che non è tanto diverso dalle mafie”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. La Procura ha optato per il ricorso diretto alla Cassazione, che è giudice di legittimità, sostenendo che il verdetto di assoluzione non confuta la ricostruzione dei fatti prospettati dall’accusa, che sono dunque accertati, ma si limita, interpretando male leggi e convenzioni internazionali, a dire che l’Italia non aveva l’obbligo di assegnare alla nave spagnola il porto sicuro (Pos). Inutile dunque sarebbe, per i pm, un nuovo processo d’appello. “Ho fatto più di trenta udienze, il Tribunale mi ha assolto perché il fatto non sussiste riconoscendo che difendere i confini non è un reato. Evidentemente qualcuno non si rassegna, andiamo avanti: non mi preoccupo”, ha commentato Salvini e sui social ha ribadito: “Difendere l’Italia e i suoi confini non è un reato”.”La Procura della Repubblica di Palermo ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione contro l’assoluzione in primo grado di Matteo Salvini, ex ministro dell’Interno, oggi vicepremier e ministro ai Trasporti, imputato di rifiuto d’atti d’ufficio e sequestro di persona in danno dei 147 naufraghi soccorsi dalla nave Open Arms nell’agosto 2019. I fatti sono stati ampiamente ricostruiti in primo grado, abbiamo piena fiducia nel lavoro della Procura”. E’ la posizione espressa da Oscar Camps, fondatore della ONG Open Arms.