La bozza della nuova rete ospedaliera regionale, attualmente in discussione, conferma la volontà della Regione Siciliana di procedere verso la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, previa classificazione di DEA di II livello, il massimo livello di assistenza ospedaliera previsto. Un riconoscimento importante, che però resta legato all’autorizzazione definitiva che ancora non arriva ed alla realizzazione di una struttura ancora tutta da costruire, con tempi stimati non inferiori ai 5-6 anni. La preoccupazione à stata espressa da: Antonella Fucile Responsabile Sanità Partito Democratico Provinciale di Siracusa Piergiorgio Gerratana Segretario Provinciale e dal Partito Democratico Provinciale di Siracusa. Con grande amarezza segnaliamo che per anni abbiamo assistito ad un consistente depotenziamento dei servizi sanitari della provincia: tagli progressivi e costanti dei posti letto delle strutture pubbliche, tagli del personale sanitario, calo del livello qualitativo delle prestazioni, allungamento delle liste di attesa, chiusura di più servizi territoriali, progressiva carenza dei medici di base. A fronte di questo non ci sono state azioni, proteste, grandi manifestazioni, mobilitazioni significative. Nel frattempo, si legge nella nota, ecco i risultati, la bozza in discussione prevede riduzioni significative dei posti letto nella provincia, già in affanno sul piano dell’offerta sanitaria. Secondo i dati attuali, Siracusa perderà 25 posti letto per acuti (tra ordinari e day hospital), a fronte di un modesto incremento di 8 posti per post-acuti. La variazione netta è quindi negativa, in una fase in cui i servizi ospedalieri provinciali soffrono già una cronica carenza di risorse, personale e strutture. Un’ulteriore criticità rilevata riguarda l’assenza, nella bozza, della Radiologia Interventistica per il futuro DEA di II livello, e della voce Centro Amianto per il Muscatello, forse, potenzialmente frutto di errori nella documentazione. Nulla si dice, infine, sul personale necessario a garantire l’attivazione dei nuovi servizi e nemmeno sui tempi certi di attuazione delle modifiche previste. La bozza ha sollevato una forte reazione istituzionale. Nella recente riunione della Conferenza dei sindaci della provincia di Siracusa, i primi cittadini hanno espresso una netta contrarietà al piano così com’è: il taglio dei posti letto non è accettabile senza che sia operativo il nuovo ospedale. Inquietante la dichiarazione di un sindaco sulle conseguenti riduzioni nel parco ambulanze del 118. Lunedì i sindaci produrranno un documento unitario, poi presentato in Commissione Salute dell’ARS il prossimo 22 luglio, per chiedere la conferma dell’attuale dotazione di 803 posti letto ed il rinvio di ogni riduzione solo dopo la reale apertura del nuovo nosocomio.