Si è tenuto presso il teatro Massimo di Siracusa il convegno nazionale su
“La giustizia oggi.
È giusta la legge? È giusto il processo?”
Dopo i saluti istituzionali del Presidente dell ordine degli avvocati Antonio Randazzo , il Presidente del Consiglio Nazionale Forense Francesco Greco rivolgendosi al ministro Nordio in collegamento da Roma risponde : “ non siamo contenti della giustizia oggi, la norma non è giusta e il processo è iniquo
Tutto troppo lento , continua Greco, anche i giudici di pace che avrebbero dovuto rendere più fluidi fascicoli e invece? Vi sono udienze fissate al 2031! Ma si può accettare tutto questo ?
In attesa della pronuncia della consulta sulla riforma della Giustizia , il ministro risponde intanto criticando fortemente i tempi biblici della giustizia e L incapacità manageriale degli uffici . Quindi il peso e la responsabilità delle disfunzioni ricadono sulla incapacità degli uffici giudiziari perché “ Non esistono risorse elevate o scarse, esistono risorse adeguate al fine”.
“ Sará sufficiente aumentare
L organico come si sta facendo in questi anni , arrivando a circa 10.000 magistrati per ridurre i tempi dei processi?, “ si chiede
E ancora , quanto può durare un processo civile? Quanti processi civili esistono in Italia? Quanto tempo impiega in media un magistrato per risolvere una questione senza ricorso alla mediazione? Sulla base di questi elementi possiamo dire quanti sono i magistrati, gli amministrativi che servono per un tot di cause. Se i numeri non tornano, o si aumenta il numero dei magistrati – il budget -, o si diminuisce il numero dei contenziosi – il target”.
Non sembrano d accordo gli avvocati , tuonano molti commenti in platea
Ma quando la parola passa a Margherita Cassano primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, i toni si distendono e parla una vera giurista .
Ricorda la necessità del dialogo costruttivo anche se diametralmente opposto tra avvocati e magistrati ,ricorda quasi con nostalgia
Attenti a non considerare nuovi diritti le semplici aspettative e i desiderata , continua
“ non credo che ci possano essere nuovi diritti se non siano legislativamente previsti , anche perché ad un nuovo diritto corrisponde la compressione di un altro . “
Così come ampliando la platea dei diritti tutelabili risulterà necessario selezionare quale procedimento / processo attivare causando la lesione della obbligatorietà dell’azione penale .. Auspico, conclude , che l istituto della mediazione / conciliazione possa continuare a potenziarsi anche al sud come già è al nord e ,forse , i tribunali si alleggeriranno
Tanti problemi , in apparenza diversi , in realtà sempre gli stessi .
Resta la speranza che almeno sui tempi ci si augura di fare come in Giappone dove solo il 2% delle cause va in prescrizione
Ma i giapponesi sono così pochi o hanno magistrati particolarmente attenti a non accumulare anzi a smaltire il contenzioso pendente ?