La solidarietà è unanime nei confronti della cooperativa Beppe Montana-Libera Terra di Lentini, alla quale un incendio ha distrutto 20 ettari di grano biologico coltivato su terreni confiscati alla mafia. Si sospetta un’azione dolosa, un gesto vile che va condannato con fermezza come fatto da molti protagonisti della vita politica e sociale siracusana. La CGIL di Siracusa esprime sdegno e fortissima preoccupazione per quanto accaduto. “Non possiamo e non vogliamo girarci dall’altra parte – ha commentato Roberto Alosi, segretario generale della Camera del Lavoro siracusana – questi atti, che hanno fortemente il sospetto di origine dolosa e che hanno probabilmente il volto vigliacco di chi vuole restituire alla mafia ciò che la comunità ha saputo togliere con coraggio e con la legge, rischia di intimidire chi ogni giorno coltiva libertà e lavoro sui terreni confiscati. Le fiamme che hanno colpito Cuccumella parlano la lingua della violenza e del ricatto, ma trovano di fronte una comunità che ha anticorpi, donne e uomini che non intendono arretrare di un millimetro nel contrasto a ogni forma di criminalità organizzata, consapevoli che il riutilizzo sociale dei beni confiscati è un patrimonio collettivo da difendere con tenacia”.
“L’incendio che ha distrutto 20 ettari di grano coltivato dalla cooperativa Beppe Montana – Libera Terra, a Lentini, rappresenta un atto vile e intimidatorio – commenta il deputato regionale di Fi, Riccardo Gennuso – che colpisce non solo chi lavora quei campi, ma l’intera comunità che crede nella legalità e nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia. Esprimo la mia più sincera solidarietà ai soci della cooperativa e a tutto il mondo di Libera Terra. Non possiamo restare indifferenti: questi gesti hanno lo scopo di intimidire e isolare chi lavora ogni giorno per restituire dignità e futuro a territori feriti dalla criminalità. Ma non passeranno”.
“Non si tratta solo di un incendio – ha commentato il deputato di Fdi, Luca Cannata – ma di un attacco alla speranza, al lavoro onesto, al futuro delle comunità. Per questo è fondamentale fare piena luce su quanto accaduto e rafforzare ogni strumento di tutela e sostegno per realtà come Libera Terra, autentici presìdi di giustizia e rinascita. Il Governo Meloni ha già dimostrato con atti concreti di essere dalla parte della legalità, sostenendo chi lavora sui beni confiscati per restituirli alla collettività. Continueremo a farlo con determinazione e responsabilità, perché la lotta alla mafia si vince anche proteggendo e valorizzando chi ogni giorno costruisce un’Italia più giusta”.
“L’incendio che ha distrutto 20 ettari di grano biologico coltivato su terreni confiscati alla mafia è un fatto grave e allarmante, che richiede attenzione, fermezza e una risposta corale delle istituzioni. Esprimo la mia piena solidarietà alla cooperativa Beppe Montana – Libera Terra, esempio virtuoso di lavoro onesto, giustizia sociale e agricoltura etica nel nostro territorio”. Lo dichiara l’on. Carlo Auteri, deputato della Democrazia Cristiana all’Assemblea Regionale Siciliana, in merito al rogo avvenuto in contrada Cuccumulla, a Lentini, che ha causato danni per circa 20 mila euro al raccolto destinato alla produzione di pasta a marchio Libera Terra. “Non possiamo accettare che chi restituisce valore a ciò che un tempo era dominio dell’illegalità debba operare sotto minaccia”.
Il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) ha espresso solidarietà e vicinanza alla cooperativa Beppe Montana -Libera Terra, colpita da un gravissimo atto intimidatorio: un incendio,
con ogni probabilità di natura dolosa, ha distrutto oltre 20 ettari di grano duro biologico nelle campagne di Lentini, su terreni confiscati alla mafia e restituiti alla legalità. Un episodio che arriva dopo furti e tentativi di sabotaggio all’impianto elettrico: segnali chiari di una strategia criminale che vuole colpire chi ogni giorno lavora con onestà e coraggio per costruire un’alternativa concreta alle mafie”.
“L’incendio che ha distrutto venti ettari di grano biologico della cooperativa Beppe Montana – Libera Terra, in contrada Cuccumella nel territorio di Lentini, è un gesto vile e intimidatorio, che colpisce una delle esperienze più importanti di riscatto sociale e restituzione alla collettività dei beni confiscati alle mafie. È il quarto episodio in pochi mesi. Non possiamo più considerare questi attacchi come fatti isolati”. Lo dichiarano Antonio Nicita, vicepresidente del Gruppo PD in Senato e la senatrice Enza Rando, responsabile legalità e lotta alle mafie del Partito Democratico.