La relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia ha confermato che “le organizzazioni criminali presenti sul territorio siracusano evidenziano la forte influenza e lo stretto legame con quelle etnee. In particolare, l’analisi del contesto ha evidenziato l’influenza della famiglia Santapaola-Ercolano di cosa nostra catanese e del clan Cappello”.
Com’è noto nella parte Nord del capoluogo i Santapaola-Ercolano opererebbero attraverso il gruppo Santa Panagia, collegato alla compagine Nardo-Aparo-Trigila, mentre a Sud e a Ortigia il clan Cappello sarebbe rappresentato dall’articolazione territoriale dei Bottaro-Attanasio. La Dia spiega che il clan Attanasio il 5 marzo 2024 è stato interessato dall’arresto, eseguito dalla Polizia di Stato di Catania, di sei persone. L’indagine, che ha permesso di trarre in arresto il capo della struttura criminale operante nel quartiere della Borgata, avrebbe consentito “di accertare la riorganizzazione del gruppo evidenziandone l’escalation criminale attraverso l’uso delle armi”.
Il 26 settembre 2024, quando sono state rese pubbliche le volontà collaborative di un affiliato detenuto, due persone ritenute appartenere al clan Attanasio hanno sparato numerosi colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio in direzione dell’abitazione del collaboratore di giustizia.
Dalla relazione annuale emerge che il clan Nardo “appare dotato di una notevole potenza di fuoco da utilizzare nei confronti di soggetti ritenuti “infedeli” o in contrapposizione nella gestione degli affari illeciti. La Dia riporta nella relazione l’omicidio del lentinese Sebastiano Palermo, avvenuto il 18 febbraio 2024: le successive indagini, concluse il 5 novembre 2024 dai carabinieri di Siracusa, oltre a confermare il movente di natura economica relativo alla mancata restituzione di una piccola somma di denaro da parte della vittima, hanno consentito di trarre in arresto 3 persone organiche al clan.