Un auspicio per una cabina di regia provinciale condivisa stabile, che veda coinvolti tutti i soggetti istituzionali competenti – ARPA, ASP, Comuni interessati, Protezione Civile – con l’obiettivo di garantire un monitoraggio coordinato, una comunicazione efficace ai cittadini e una gestione condivisa delle eventuali misure da adottare. A renderlo noto il Libero Consorzio Comunale di Siracusa che ha preso atto degli ultimi esiti del monitoraggio ambientale, condotto dall’ ARPA Sicilia dopo l’incendio del 5 luglio presso l’impianto Ecomac di Augusta. I dati confermano, in alcuni punti di campionamento, concentrazioni di diossine e furani superiori ai livelli normalmente riscontrati in ambiente urbano, in particolare nell’area industriale di Augusta, presso lo stabilimento Rigenia, con un picco significativo rilevato nei giorni immediatamente successivi all’evento. Per tutti i territori monitorati al di fuori dell’area industriale di Augusta i valori di diossine e furani risultano in alcuni casi superiori e generalmente prossimi ai livelli tipici degli ambienti urbani, con oscillazioni temporanee ma senza superamenti significativi o persistenti. In tutti questi casi, gli altri inquinanti analizzati (PCB e IPA) si mantengono ampiamente al di sotto delle soglie di riferimento. La cabina di regia prevede il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali competenti – ARPA, ASP, Comuni interessati, Protezione Civile – con l’obiettivo di garantire un monitoraggio coordinato, una comunicazione efficace ai cittadini e una gestione condivisa delle eventuali misure da adottare. Il Libero Consorzio, si legge nella nota, continuerà a seguire con attenzione l’evolversi della vicenda, mantenendo un ruolo di coordinamento istituzionale, a supporto dei territori coinvolti e delle comunità locali.