Il piano di trasformazione e decarbonizzazione di Eni-Versalis rischia di non ottenere realmente una riduzione di emissioni, se l’esito sarà l’importazione di etanolo dall’estero. Lo afferma il vice capogruppo di AVS alla Camera Marco Grimaldi in relazione alla audizione di oggi di Versalis. Non ci rassegniamo alla dismissione della chimica di base in Italia mentre il piano di Eni -Versalis prevede la chiusura degli impianti di cracking di Priolo e Brindisi e del polietilene di Ragusa e quelli superstiti di Ferrara, Mantova e Ravenna, in mancanza dei prodotti provenienti dai cracking, rischiano di subire la stessa sorte, chiediamo, conclude Grimaldi, che Eni-Versalis presenti un Piano industriale indirizzato allo sviluppo della chimica di base e della chimica sostenibile, con garanzie chiare sui tempi di realizzazione e sui livelli occupazionali”.