La Regione stanzia 5milioni di euro al comune di Avola e scoppia un caso politico. A sollevarlo è stato il quotidiano La Sicilia che, nell’edizione odierna lo definisce “Salva sorella”. Sul caso c’è stato l’intervento molto critico del senatore Antonio Nicita ed oggi ne seguono altri:
Sono felice per il fatto che un Comune in difficoltà finanziarie come quello di Avola abbia un supporto da parte del Governo. In Sicilia, però, sono tanti gli enti locali alle prese con gli stessi problemi e tutti meritano lo stesso aiuto. Provvedimenti con parametri così restrittivi, quasi cuciti su misura, finiscono purtroppo per creare condizioni non paritarie. Noi conosciamo bene il Governo Meloni, il Governo dell’autonomia differenziata per premiare il Nord e punire il Sud e creare 20 piccoli staterelli in competizione tra loro. Ma adesso addirittura si corre il rischio di creare divisioni tra le stesse città del Sud. Penso, invece, che un Governo accorto dovrebbe garantire uguale accesso alle agevolazioni statali a tutte quelle amministrazioni che si trovano in condizioni simili a quelle di Avola ma che, invece, non sono state contemplate nel provvedimento. Lavoreremo per riparare a questo nuovo guasto del governo e assicurare pari dignità tutti quegli enti locali siciliani e sardi che con sacrifici e serietà stanno ripianando i conti pubblici”. Lo dice il parlamentare Filippo Scerra (M5S), Questore della Camera dei Deputati, in merito alla notizia della concessione al Comune di Avola di tutti i 5 milioni destinati ai Comuni di Sicilia e Sardegna per favorire il risanamento finanziario.
“Il contributo straordinario di 5 milioni di euro destinato al Comune di Avola, è certamente segno dell’attenzione del Governo nazionale verso quegli enti locali impegnati da anni in percorsi di risanamento finanziario. Una misura importante che auspico possa costituire un precedente utile anche per altri enti della provincia di Siracusa, a cominciare dal Libero Consorzio, oggi in dissesto e gravato da un prelievo forzoso che ne compromette la capacità operativa”. Lo dichiara Michelangelo Giansiracusa, candidato alla Presidenza del Libero Consorzio dei Comuni di Siracusa, che aggiunge: “Molti enti locali della nostra provincia, come negli anni sottolineato con forza da Anci Sicilia, vivono situazioni finanziarie critiche non sempre per disfunzioni gestionali, ma per fattori strutturali, come il crollo delle entrate tributarie, il peso di contenziosi stratificati nel tempo e la riduzione progressiva dei trasferimenti.
Si tratta di condizioni che necessitano di un’attenzione istituzionale straordinaria per gli enti e di misure strutturali per evitarne l’asfissia”.
“Chiunque sarà chiamato a guidare il Libero Consorzio, sia io che Giuseppe Stefio, non potrà che avviare un’interlocuzione immediata con il Governo nazionale, anche per il tramite del Governo regionale e dei parlamentari nazionali della nostra provincia, per chiedere la sospensione del cosiddetto prelievo forzoso e un intervento speciale a favore degli enti intermedi_.
Per farlo, però, servirà l’impegno corale di tutte le rappresentanze istituzionali del nostro territorio, indipendentemente dall’appartenenza politica. È il momento di unire le forze per salvaguardare i servizi e garantire un futuro sostenibile alle comunità della provincia di Siracusa”.